Non ho mai nascosto di ritenere profondamente sbagliate l’ideologia della società multietnica e la logica dell’ineluttabilità dell’esodo migratorio. Le ragioni sono molte, ma non includono neppure lontanamente né la presunta superiorità di alcune etnie o popolazioni su altre, né alcun tipo di priorità degli “italiani” su chi tale non sia.
In questi giorni Matteo Salvini esplicita invece l’assunzione del secondo principio a caposaldo del programma politico della Lega: Buonsenso è primagliitaliani – recita uno degli slogan elettorali del partito di cui è segretario.
Ora, secondo il vocabolario Treccani “buonsenso” è la
capacità naturale, istintiva, di giudicare rettamente, soprattutto in vista delle necessità pratiche
ed è talvolta impiegato in opposizione a “senso comune” – il quale, per un uso risalente nientemeno che al Manzoni, è “l’opinione della maggioranza in contrasto con la saggezza istintiva dei singoli” – talaltra invece come suo sinonimo.
Temo che l’uso che Salvini fa di “buonsenso” – con buona pace del Manzoni – sia del secondo tipo, ovvero si riferisca proprio a quell’opinione della maggioranza (fortunatamente neanche tale, peraltro) che si oppone alla capacità di giudicare rettamente propria del buonsenso, dato che non ci vuol molto a dimostrare (sì, proprio dimostrare) che “primagliitaliani” non è un giudizio retto.
Dare una qualsivoglia priorità agli italiani rispetto a cittadini di altre nazioni sul nostro territorio, infatti, semplicemente contraddice la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, e in particolare:
- L’articolo 1
Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza. - L’articolo 2
Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione. - L’articolo 7
Tutti sono eguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad una eguale tutela da parte della legge. - L’articolo 13, comma 1
Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato. - L’articolo 14, comma 1
Ogni individuo ha il diritto di cercare e di godere in altri paesi asilo dalle persecuzioni.
Di conseguenza, lungi dall’essere buonsenso, primagliitaliani è un vero e proprio nonsenso, e ignoranti – ancor prima che immorali e inumani – sono coloro che lo assumono a slogan della loro proposta politica.
Purtroppo tutto questo non risuonerà forte e chiaro nel dibattito politico preelettorale. E ciò in primo luogo perché ai media che lo diffondono non giova che il dibattito sia razionale e chiaro, bensì che sia uno spettacolo di lotta all’ultimo urlo e all’ultima offesa; in secondo luogo perché l’ignoranza impera un po’ in tutte le parti in gioco nell’attuale politica nazionale; infine perché – diciamocelo – primagliitaliani lo dicono solo i leghisti e la destra estrema, ma quanto a pensarlo, beh, quello lo fanno in tanti…